La prima è nella neve: mi è impossibile guardarla senza sentire una volpitudine che si impadronisce delle mie anche, senza che qualcosa di aguzzo e silenzioso si faccia strada, tutto allerta e concentrazione, fino al balzo liberatorio. un che di selvatico, come dice Heaney.
Da Attraversamenti
I
Viaggiando veloce verso sud nell’alba,
tra i muretti di un’alta campagna, fredde ancora le rocce,
riverberi di pioggia balenanti innanzi qua e là,
dopo una curva ho incontrato una volpe, ferma,
faccia a faccia nel bel mezzo della strada
M’è scoppiato dentro un che di selvatico quando s’è appiattita
e poi via filava in una fulva fuga rasoterra.
Oh testa nitida, favoleggiata coda, e occhio attonito
in cui irruppe la mia azzurra Volkswagen col mattino!
Venga pur la rinascita per acqua, per desiderio,
o indietreggiando carponi sul piancito d’una clinica:
ripassare dovrò attraverso qull’iride allibita.
E il selvatico della volpe nell’arte? poche volpi e quando se ne trovano poco selvatico, ma l’aguzzo veloce ce lo regala Franz Marc
Qui l’incanto sta nel non poter avere un fermo immagine: l’imprendibilità dell’animale c’è tutta.