Bisognerebbe essere lievi ed insieme profondi, ironici eppure mai difesi come lei per poterla commemorare. Per cui scelgo per salutarla una poesia sua, sapendo che lei non ci lascia in un appartamento vuoto ma in uno pieno di poesie.
Gatto in un appartamento vuoto
morire. questo a un gatto non si fa.
perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
arrampicarsi sulle pareti
strofinarsi contro i mobili?
qui niente sembra cambiato
eppure tutto è mutato
niente sembra spostato
eppure tutto è fuori posto
la sera la lampada non è più accesa
si sentono passi sulle scale
ma non sono quelli
anche la mano
che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
qualcosa non comincia
alla sua solita ora
qualcosa non accade
come dovrebbe
qui c’era sempre qualcuno. sempre.
e poi d’un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci
in ogni armadio si è guardato
si è cercato sulle mensole
e infilati sotto il tappeto
ma non ha portato a niente
si è persino infranto il divieto
di entrare nell’ufficio
e si sono sparse carte dappertutto.
cos’altro si può fare
aspettare e dormire che provi solo a tornare
che si faccia vedere se osa!
deve imparare che
questo non si fa a un gatto.
gli si andrà incontro
con aria distaccata
un po’ altezzosi
come se non lo si vedesse
camminando lentamente
sulle zampe molto offese
e soprattutto
non un salto nè un miagolio.
almeno non subito.
Ah come la struggente eleganza di un gatto che non si capacita
rende insostenibile e agghiacciante il vuoto, colpevole l’assenza.
sì,e ci tiene nei sentimenti precisi del momento senza lasciare via di fuga.