Ho lanciato una newsletter e da quando l’ho fatto, ricevo molte mail private, piene di domande e richieste di informazioni sull’Arte Terapia. Ecco le più frequenti:
1) Ma cos’è l’arte terapia? Cosa trova una persona che chieda un percorso di Arte Terapia?
2) Si possono fare percorsi non terapeutici?
3) Ma perchè fare una scuola di formazione?
4) E volendo, perchè iscriversi ad Art Therapy Italiana?Ci sono altre scuole che costano meno e durano lo stesso tempo e sono riconosciute da Apiart!
5) Non c’è una via di mezzo?
6) Ti leggo e mi piace quelo che trovo, ma non sempre capisco tutto. Non puoi scrivere in modo meno complesso?
Parto da quest’ultima.
Ho lanciato il blog per il bisogno di perlustrare e condividere territori pieni di pensieri selvatici, quelli che si affacciano alla mente a avolte in strane forme, razzolano qua e là scodinzolando o ringhiando, saltellano, scappano via, si nascondono. Sono quei pensieri ancora da pensare che cercano di farsi addomesticare e hanno bisogno di tempo e pazienza. I pensieri sono poi quelli del momento che vivo: arrivano da riflessioni sulle terapie, sulla mia vita, sui libri che leggo…, arrivano dai seminari che mi vedono docente, dal confronto con le colleghe. La quotidianità non lascia molto tempo e il poco che lascia ha la caratteristica di riempirsi immediatamente di qualsivoglia occupazioni, se lasciato a se stesso. Così ho deciso di istituire il tempo del blog.
Mi sono detta: prova a scrivere quello che arriva volta per volta, da dove sei. Capisco che non funziona sempre per tutti, del resto non mi aspettavo una diffusione in grande stile, mi aspettavo che leggesse magari qualche collega…
Ma le domande e le richieste che stanno arrivando, sono lì per ricordarmi di non dare tutto per scontato e che c’è bisogno di informazioni chiave. Mi ricordano la bellezza della curiosità e insieme la necessità di avere una mappa, anche minima, per iniziare un viaggio. Così inizio a raccontarvi…
…a modo mio…
…Non importa che abbiate competenze artistiche: non sono richieste, né tanto meno necessarie. Quando entrate in una stanza di arte terapia, trovate materiali artistici, ma anche non, accoglienza e uno spazio protetto, tutto per voi. E, soprattutto, trovate una persona, il terapeuta, in grado di facilitare il vostro incontro con questi materiali e con le immagini che fanno parte di voi, di sostenervi nella creazione di un oggetto artistico. Lo farà in assenza di giudizio e interpretazione, accompagnandovi al dialogo con gli oggetti che create, che sono depositari di qualcosa che fa parte di voi, ma è di solito poco conosciuto. Lo farà aiutandovi a conoscere aspetti della relazione che avete con voi stessi e con gli altri, utilizzando i materiali e la creazione di oggetti artistici come ponte. L’incontro con i materiali, la gestualità che chiamano a vivere, fanno sì che il corpo con tutte le sua memorie sia presente. Il fluire continuo dall’esperienza sensoriale, all’oggetto creato, al dialogo con l’oggetto consente il riconoscimento di emozioni, porta parola là dove sembra non esserci, sviluppa l’integrazione tra corporeo e mentale, consente lo sviluppo della creatività intesa come modo vivo di essere nel mondo, in contatto con se stessi e gli altri.
Stati e situazioni interne poco conosciuti, si rendono riconoscibili e visibili negli oggetti creati, possono iniziare ad abitare fuori da noi, possono essere osservati, raccontano, fluiscono, si trasformano e tornano quindi a fare parte del mondo interno in modo più ricco e chiaro.
L’arte Terapia non ha controindicazioni, non ci sono persone o età non adatte o quasi adatte.
Viene proposta in istituzione o privatamente.
Bambini e adolescenti troveranno possibilità per crescere in modo più armonioso, accompagnati su diversi piani. emotivo, relazionale, cognitivo, espressivo.
Gli adulti troveranno aiuto e appoggio per i disagi che li provano dall’interno e dall’esterno.
Le persone anziane, che così spesso cadono nella solitudine e nel silenzio, avranno la possibilità di riprendere un racconto di sè e sentirsi vive e partecipi.
Ci sono poi campi specifici, l’elaborazione di un lutto, l’impatto di un evento o di una malattia, i passaggi della vita (pensate alle età cerniera, fisiologiche).
E infine, ma non perchè abbia mano rilevanza, c’è l’intervento domiciliare o in ospedale per affiancare persone malate, anche nella parte finale dell’esistenza
Nei prossimi articoli vi parlerò della formazione, della possibilità dei percorsi non direttamente terapeutici…
Esiste, comunque, un organanizzazione che definisce l’Arte Terapia, l’Arte Terapeuta e le caratteristiche necessarie per definirsi tale: A.P.I.Ar.T. (associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti), organizzazione NoProfit che ha la finalità di ottenere in Italia il riconoscimento legale sia del ruolo dell’Arte Terapeuta che delle scuole di formazione in Arte Terapia.
Vi passo direttamente alcuni articoli chiave dello Statuto.
Articolo 2
Definizione di Arte Terapia
Si definisce ARTE TERAPIA un insieme di metodiche inquadrabili diverse aree concettuali (psicoanalitica, cognitivista, relazionale ecc.) finalizzate alla promozione umana con scopi riabilitativi, psicopedagogici, psicoterapeutici e preventivi di qualunque forma di disagio psicosociale, che prevedano l’uso sistematico di pratiche espressive visivo -plastico – pittoriche tradizionalmente considerate artistiche.
Articolo 3
Definizione di Arte Terapeutica
Si definisce ARTE TERAPEUTA una precisa figura professionale formata per utilizzare tali metodiche.
L’arte terapeuta svolge la sua attività in ambito socio-educativo e sanitario e possiede i seguenti requisiti:
a) conoscenza dei fondamenti teorici e pratica costante di metodologie arte terapeutiche;
b) conoscenza e pratica costante di diverse tecniche espressive visive – plastiche-pittoriche (disegno, pittura, collage, scultura, mosaico ecc.);
c) conoscenza delle principali implicazioni psicologiche (affettivo – cognitive) riguardo la dimensione creativa e l’uso delle diverse modalità;
d) conoscenza delle principali teorie dello sviluppo dell’individuo con particolare riferimento all’evolversi della capacità creativa e dell’espressione grafica e motoria del soggetto;
e) conoscenza dei fondamenti della psicopatologia con particolare riferimento alla sua espressione in ambito grafico, pittorico e plastico;
f) avere una formazione in grado di permettergli di individuare tra i suoi utenti, anche in caso di utenza non esplicitamente patologica, i soggetti a rischio psicopatologico.
g) Avere un’adeguata formazione psicologica che lo renda capace di sostenere una relazione con un utente disagiato;
h) conoscenza di un adeguato insieme di metodiche arte terapeutiche che gli consenta di elaborare progetti operativi in relazione al tipo d’utenza, allo spazio operativo in cui opera, o nell’ambito di progetti integrati d’intervento che prevedano anche il contributo d’altre figure professionali come quelle d’insegnanti, psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, neurologi, tecnici della riabilitazione, infermieri professionali, psicopedagogisti o in base a specifico invio. L’arte terapeuta esplica la sua funzione in ambito pubblico e privato, nel rispetto del Codice Etico e Deontologico dell’Associazione.
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