
Se Tu esisti, rendimi azzurro, focoso, lunare, nascondimi nell’altare con la Torah, fa qualcosa, Dio, in nome di noi, di me. M. Chagall. La mia vita – autobiografia
Nei tempi che dedico al mio diletto e nutrimento, abito ancora questo spazio. Non mi sono spostata. Mi sono chiesta se farvene partecipi nuovamente o rimanere nascosta anche per paura di annoiare…
E poi mi è sembrata sciocca la paura, e falso un depistaggio che proponesse altro dal luogo dove per ora risiedo.
Lo avrete capito, non intendo praticare l’immane fatica di scrivere per riempire la pagina del giorno. scrivo da dove sono. Se il luogo che abito è particolarmente segreto, ha necessità di segretezza e gestazione, non scrivo. Se il luogo che abito è frettolosamente lavorativamente indaffarato, non scrivo. In entrambi i casi, non scrivo fino a che non matura qualcosa che possa esser scritto.
Per questo ecco una immagine di Chagall che di spazi tra il pesce e la luna ce ne ha regalati molti e pochi versi di Rumi.
Quando i nomi non esistevano
Nel giorno in cui i nomi non esistevano
nè segno alcuno di cosa nominabile, Io ero.
Le cose e i loro nomi provennero da me, ma quel giorno era prima dell’io e del noi.
Un ricciolo dei capelli d’amore venne messo come segno
eppure quel ricciolo non era (…)
Le briglie della mia ricerca mi condusero alla Kaaba ma l’amore non era la meta di giovani e vecchi.
Interrogai Ibn Sinna nella sua estasi,
ma l’amore non apparteneva al suo dominio.
Ero alla “distanza di due archi”,
ma niente vidi in quella corte eccelsa.
Rivolsi l’attenzione al mio cuore
e quello era il luogo, non altri.
Salvo Shamsi Tabriz, quel puro spirito,
nessuno era ebbro, sconvolto e innamorato.
Note:
La Kaʿba (in arabo كعبة), talvolta approssimativamente scritta Kaaba, ossia scatola, è una costruzione che si trova nella Masjid al-Haram, al centro della Mecca, Arabia Saudita, e costituisce il luogo più sacro dell’Islam.
Ibn Sinā, alias Abū ʿAlī al-Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh ibn Sīnā o Pur-Sina più noto in occidente come Avicenna (persiano: ابن سينا; Balkh, 980 – Hamadan, giugno 1037), è stato un medico, filosofo, matematico e fisico persiano.
Essere alla distanza di due archi, se ho capito in modo appena sufficiente, corrisponde al più alto grado di vicinanza, all’unione con Dio
Shamsi Tabriz, mistico, fu il maestro spirituale di Rumi ( un poco riduttivo, ma esatto).