Beuys e i massi di cera

Quello che scriverò è una personalissima riflessione sui Massi di cera di Beuys incontrati a Berlino. Parte dalla sensazione nata in quell’incontro, dai primi rapidi pensieri, associazioni e ricordi di letture in seguito cercate.

La vista

La vista rimandava al primo impatto presenze massicce, massiformi ( scusate il neologismo grezzo). Rimandava anche al suo lavoro 7000 querce di basalto

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per chi non conosce l’opera: nel 1982 Beuys, fu invitato a partecipare a Documenta, una delle più importanti mostre di arte contemporanea che si tuene a kassel ogni cinque anni. Compose una installazione, un triangolo di 7000 massi di basalto davanti al Museo della città. Chiunque volesse, pagando una somma (credo non quantificata) di denaro potevano adottare una di quelle pietre. ogni contributo sarebbeservito a piantare una quercia. Le pietre scomparirono ad una e l’ultima quercia fu piantata nel 1987: Beuys era morto nel frattempo, ma la sua opera continua a vivere, cresce negli spazi che circondano la città.

Non era però una vedere certo di sé. I massi mi generavano curiosità ed insieme una sorta di straniamento, un richiamo ad altro. Mi circondavano di odore e emanavano un calore visivo.
Ci misi un po’ a rendermi conto che la materia era cera…

non vado a leggere nulla prima di aver osservato un’opera

 

…riluceva, trasluceva. Si dichiarava avvicinabile, maneggiabile. I massi erano in qualche modo cosa viva:  simulacri, pesi  offerti in voto, per avere dentro di sè pietra viva in cambio in cambio di materia ermeticamente chiusa.

Il mio ammiratore conosciuto mi direbbe che sto andando troppo condensata e veloce, che salto passaggi a me sola noti e chiari: è vero. Mi capita spesso perchè mi immergo nel centro della passione, vorrei scrivere tutto e ho poco tempo per farlo (sempre meno, lo avete visto da voi).

Mi sto chiedendo qui cosa anticipare del prossimo articolo.

Anticipo il calore della cera, la sua plasticità, il suo essere usata per simulacri ed ex voto, il suo valore simbolico. Lo slittamento tra significanza e simiglianza.

Lo so, sono ermeticamente aperta. Che sia questa la mia somiglianza con la pietra?

 

 

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